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Dermatite seborroica
02/04/2016

Colpisce il 10% della popolazione, in prevalenza , maschi. Nei neonati è localizzata sul cuoio capelluto, la famosa “crosta lattea”. Patologia benigna, la dermatite seborroica crea però numerosi “fastidi” e disagi dl punto di vista estetico.

 

Che cosa è esattamente la dermatite seborroica? Ne parliamo col Dr. Mario Lega, dermatologo.

 

 

Dottor Lega, che cosa è esattamente la dermatite seborroica?
 

È una patologia, o meglio, un disturbo dermatologico molto diffuso che colpisce il cuoio capelluto, il volto, la regione medio toracica e il dorso.

 

 

Chi sono i soggetti più colpiti?
 

È più frequente negli uomini. Esistono tre picchi di incidenza: nella prima infanzia, principalmente nei primi tre mesi di vita, nell’adolescenza e nell’età adulta in particolare nei vent’anni e nei quaranta.

 

 

Come si manifesta? Quali sono i principali sintomi di questa malattia della pelle?
 

Eritema nelle zone colpite, prurito, desquamazione sono i principali segnali della dermatite seborroica. Le aree interessate sono arrossate e coperte da squame piccole e untuose. Se la dermatite colpisce le zone pilifere, come il cuoio capelluto, le sopracciglia, l’area della barba, la desquamazione è maggiore. Il prurito è variabile, a seconda della gravità, da modesto a molto intenso.

 

 

Quali sono le cause che scatenano il disturbo?
 

Le cause sono molteplici e non del tutto conosciute anche se certamente esiste una predisposizione genetica. Esistono tuttavia dei fattori scatenanti quali condizioni di stress psico-fisico, infezioni, traumi e l’assunzione di alcuni farmaci. Ad oggi viene posta l’attenzione soprattutto su alcuni fattori che potrebbero essere alla base della malattia:

  • Elevata presenza di Malassezia furfur sulla superficie cutanea, un fungo che si sviluppa insieme ad alcuni batteri nel sebo. A volte alcune creme che contengono un farmaco antimicotico come il ketoconazolo sono in grado di far regredire le lesioni e ciò fa pensare che la Malassezia sia uno dei fattori determinanti lo sviluppo dellla dermatite seborroica.
     
  • La stagionalità: gli episodi sono di solito più frequenti e gravi durante il periodo invernale.
     
  • Patologie neurologiche: la dermatite seborroica può colpire con maggiore frequenza i pazienti affetti dal morbo di Parkinson e da crisi epilettiche.
     
  • Stress e affaticamento: eventi e situazioni stressanti possono scatenare il problema in base a meccanismi che, fino ad ora, rimangono sconosciuti

 

Come si diagnostica la dermatite seborroica?
 

Attraverso l’esame obiettivo. La localizzazione della dermatite e la tipologia delle lesioni (desquamazione ed eritema) sono tipiche di questa patologia e consentono allo specialista di effettuare la diagnosi. A volte si presentano delle forme “border line” associate a psoriasi per cui si usa appunto il termine sebo-psoriasi.

 

 

Quali sono i farmaci più efficaci per tenere sotto controllo il disturbo?
 

La dermatite seborroica tende a cronicizzare e di solito non esiste alcuna terapia efficace per liberarsene definitivamente. Esistono tuttavia alcune abitudini da adottare quando si soffre di questa malattia che possono tenere a bada i fastidi. Ad esempio, evitare i detergenti irritanti e aggressivi, eccessivamente schiumogeni e fare attenzione che l’acqua usata per la detersione non sia troppo calda o troppo ricca di cloro. La terapia farmacologica prevede invece l’uso di creme e lozioni a base di cortisone, efficaci ma da utilizzare con parsimonia in quanto la loro applicazione per periodi prolungati può causare fenomeni di tachifilassi, cioè di rapida assuefazione per cui sarà necessario aumentare il numero di applicazioni per ottenere lo stesso effetto terapeutico; antifungini topici a base di cipropiroxolamina e ketoconazolo; shampo a base di zinco piritione e ketoconazolo che hanno una buona efficacia sulle aree pilifere; inibitori della calcineurina che agiscono sul sistema immunitario; creme e lozioni emollienti e lenitive  a base di alukina, bisabololo e acido glicirretico danno buoni risultati nella terapia di mantenimento a lungo termine.

 

 

Altre terapie?
 

La fototerapia UVA UVB, utilizzate dall’osservazione del deciso miglioramento della dermatite in estate e dopo l’esposizione alla luce solare. Garantisce buoni risultati ma provoca, come effetti collaterali, l’invecchiamento della pelle e la possibile insorgenza di tumori cutanei dopo trattamenti protratti.

 

 

A cura di:

Dr. Mario Lega
Medico Chirurgo – Spec.in Clinica Dermosifilopatica

 

Redatto da:

Sig.na Federica Baj
Giornalista

 

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