Tel. 0332 813456 / Siamo aperti dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 20.00 e sabato dalle 9.00 alle 19.30

Perdero peso
02/04/2016

Primavera, risveglio della natura, primi caldi raggi di sole, estate sempre più vicina. Voglia di togliersi cappotti e maglioni e di indossare abiti leggeri. Ed ecco che immancabilmente ci si accorge di quei chili in più accumulati durante l’inverno. Tanti o pochi che siano il desiderio è di perderli ed anche in fretta. Ci si affida quindi ai consigli di un’amica, all’ultimo bestseller di qualche guru dell’alimentazione (non a caso in primavera gli scaffali delle librerie sono sovraffollati di uscite di volumi dedicati alle nuove diete, possibilmente alla moda, e possibilmente sponsorizzate da star e personaggi dello spettacolo), si inizia il pericolosissimo “fai da te”. Ma la dieta, sia che si debbano perdere pochi o tanti chili, è una cosa seria e come tale va affrontata. In gioco non c’è solo il fattore estetico, in gioco c’è la salute individuale No alle diete drastiche e sbilanciate dunque e a quelle che promettono risultati immediati, spesso effimeri.

 

L’obiettivo prioritario, quando si decide di mettersi a dieta, non è tanto perdere peso nell’immediato ma riflettere sulla nostra condotta di vita e, se necessario, cercare di modificarla. Per ottenere risultati soddisfacenti e stabili nel tempo infatti occorre intervenire non solo sull’aspetto alimentare ma anche e soprattutto sullo stile di vita, combattendo la sedentarietà.  Sport e corretta alimentazione rappresentano la combinazione vincente per perdere e peso e per non riacquistalo in futuro. Come accennato, è da evitare il “faidate” ma è consigliabile, soprattutto quando i chili da perdere sono tanti, rivolgersi a uno specialista che segua passo passo il percorso dimagrante più appropriato, considerando le esigenze e le problematiche individuali. La diagnosi di sovrappeso avviene attraverso il calcolo dell’Indice di massa corporea (BMI), definito dal rapporto tra il peso in chili e il quadrato dell’altezza. Il numero ottenuto da questo semplice calcolo indicherà le condizioni di normopeso(per valori inferiori a 25), sovrappeso(per valori compresi tra 25 e 30) e obesità (per valori superiori a 30). 

 

Per quanto riguarda l’aspetto alimentare, occorrerà seguire un piano ipocalorico in cui l’apporto di grassi, carboidrati e proteine dovrà essere bilanciato affinché non si incorra in squilibri nutrizionali e a danni organici. Le diete iperproteiche ad esempio, tanto in voga in questi ultimi anni, garantiscono risultati immediati ma effimeri: il peso perso, una volta interrotta la dieta, viene presto riacquistato. Inoltre, regimi di questo tipo provocano squilibri nutrizionali e vanno ad affaticare organi vitali, come i reni, che possono subire danni anche di grave entità. Una volta individuata la reale necessità di perdere peso, lo specialista indicherà al paziente un piano alimentare personalizzato. La restrizione calorica, rispetto al dispendio energetico giornaliero, può variare dalle quattrocento alle seicento chilocalorie. La durata della dieta dipende dalla perdita di peso settimanale, in genere dai cinquecento agli ottocento grammi a settimana. Da un punto di vista strettamente scientifico si considera valido un iter terapeutico che comporta una reale perdita di peso del 10% in sei mesi.

 

Durante il percorso dimagrante sono fondamentali i controlli medici per monitorare la perdita di peso, adattare il piano alimentare, controllare gli esami del sangue, aggiustare l’eventuale terapia farmacologica e sostenere e motivare il paziente. Come accennato, alla dieta si dovrà affiancare l’attività fisica. Un po’ di movimento eseguito costantemente, ogni giorno, incrementerà il dispendio energetico, aiuterà cioè a bruciare più calorie. Ma i vantaggi non si fermano qui. L’attività motoria stimolerà un aumento della massa magra, quella metabolicamente attiva, con il conseguente incremento del metabolismo basale (il minimo dispendio energetico necessario a mantenere le funzioni vitali). Da non sottovalutare poi il fatto che la pratica di un’attività motoria aiuterà a placare ansie e tensioni emotive, motivando il paziente a continuare, con serenità, “sulla retta via”.

 

A cura di:

Dr. Maurizio Calegari
Medico Chirurgo – Specialista in Scienza dell’Alimentazione

 

Redatto da:

Sig.na Federica Baj
Giornalista

Elianto srl - Ufficio del Registro delle Imprese: 02526140120 - REA V-264590 - SRL Unipersonale - Capitale Sociale versato € 10.200
Privacy / Cookies Policy / Project & Infrastructure by sr(o) & BM Soluzioni Informatiche