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Tachicardia: da cosa dipende e quali controlli fare
17/05/2017

Il cuore è vitale per il funzionamento del corpo; esso appartiene all’apparato circolatorio e ha il compito, attraverso le sue contrazioni ritmiche, di pompare il sangue garantendo il trasporto dell’ossigeno e delle sostanza nutritive agli altri organi e tessuti. Il cuore è una pompa che permette all’organismo di ricevere il giusto apporto di ossigeno a seconda del momento della giornata e dal tipo di attività che si sta svolgendo.

La frequenza cardiaca, ovvero la quantità di battiti cardiaci al minuto (bpm),dipende dall’età e al tipo di attività che l’individuo sta svolgendo; alcune condizione patologiche possono aumentare o diminuire la frequenza dei battiti, determinando tachicardia o bradicardia.

In condizioni normali il numero di pulsazioni al minuto in una persona adulta si aggira in media intorno ai 60-90 bpm, mentre si parla di tachicardia quando le pulsazioni superano i 100 bpm.

Che cos’è la Tachicardia? Come si manifesta?

 

La tachicardia, frequentemente asintomatica, può comunque determinare una serie di sintomi fisici, dovuti all’accelerazione del battito cardiaco:

  • Palpitazioni;

  • Vertigini, senso di confusione e capogiri;

  • Svenimento

  • Difficoltà a respirare e mancanza di fiato;

  • Dolore toracico;

  • Forte sudorazione.

Da cosa dipende?

 

La tachicardia può avere svariate cause, non tutte di natura patologica. Ad esempio l’attività fisica intensa, ma anche le emozioni (stress importante, ansia, paura) determinano un’accelerazione del battito cardiaco. Anche il consumo di sostanze eccitanti come la caffeina (contenute ad esempio nel caffè e nella Coca-cola), la cocaina e le anfetamine sono responsabili di fenomeni tachicardici. Alcune condizioni di squilibrio ormonale (periodo mestruale, gravidanza) possono provare battito cardiaco accelerato.

Troviamo poi tachicardie patologiche, che possono originare da alterazioni cardiache oppure nn essere correlate ad alterazioni della funzionalità cardiaca: la febbre, l’ipertiroidismo, l’ipoglicemia, l’anemia ne possono essere causa.

Le tachicardie possono essere così suddivise:

TACHICARDIA SINUSALE: si presenta con gradualità e regredisce spontaneamente, generalmente causata da un’eccessiva stimolazione del sistema nervoso autonomo

TACHICARDIA SOPRAVENTRICOLARE: si presentano in maniera repentina, sono secondarie ad una compromissione dell’attività elettrica del cuore

TACHICARDIA VENTRICOLARE: grave patologia secondaria solitamente a gravi cardiopatie

FIBRILLAZIONA ATRIALE

FLUTTER ATRIALE

 

 

Quali accertamenti medici fare?

I soggetti che appartengono alla categorie a rischio dovrebbero rivolgersi al medico quando avvertono un aumento del battito cardiaco associato ad altri sintomi come vertigini, dolori al petto e difficoltà a respirare e un aumento della frequenza di episodi di aritmie.

Gli esami per diagnosticare la presenza di anomalia cardiache iniziano con una visita cardiologica a cui possono seguire una serie di esami diagnostici strumentali, tra cui:

  • Visita elettrofisiologica

  • Elettrocardiogramma

  • Ecocardiogramma

  • Ecocolor doppler

  • Coronarografia

  • Angiografia

 

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