Dr.ssa Proserpio, prima di addentrarci nell’argomento le chiederei: cosa sono le malattie cardiovascolari?

Le malattie cardiovascolari sono: malattie ischemiche del cuore (come l’infarto del miocardio e le sindromi coronariche acute) e le malattie cerebrovascolari come l’ictus cerebri. Queste patologie rappresentano le principali cause di mortalità ed invalidità in Italia.

Come è possibile prevenire le malattie cardiovascolari?

Le malattie cardiovascolari sono caratterizzate da fattori di rischio che contribuiscono al loro sviluppo.

I fattori di rischio sono di due tipi: modificabili e non modificabili ed è dimostrato che, se si migliorano i fattori modificabili, è possibile prevenirle.

Potrebbe parlarci di questi fattori modificabili e non?

Certo!

I fattori di rischio non modificabili sono:

• Età
  Il rischio di malattie cardiovascolari aumenta con l’aumentare dell’età perché con il passare degli anni i sistemi di regolazione del metabolismo si indeboliscono e perché l’equilibrio della coagulazione si altera favorendo lo sviluppo di trombi.

• Genere
  Gli uomini generalmente sono più a rischio di infarto e ictus rispetto alle donne ma, dopo la menopausa - quando viene meno la protezione ormonale - il profilo di rischio tende ad eguagliarsi.

• Familiarità
  Avere parenti che hanno avuto problemi cardiovascolari aumenta il rischio di averne a propria volta. Questo rischio aumenta ancora di più se il parente è stato colpito da questi eventi in età giovanile (meno di 50-55 anni per gli uomini e meno di 60-65 anni per le donne).

Mentre i fattori di rischio modificabili che, se tenuti sotto controllo, possono aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari sono:

• Diabete
  Se non correttamente controllato può favorire l’aterosclerosi che può causare danni multisistemici (patologie renali, oculari, cerebrali e cardiovascolari).

• Ipercolesterolemia
  Una quantità eccessiva di colesterolo nel sangue aumenta il rischio che esso si depositi nella parete arteriosa aumentando, a sua volta, il pericolo di ischemia.

• Bassi valori ematici di HDL
  Sono lipoproteine che trasportano il colesterolo in eccesso al fegato (dove viene eliminato). Meno lipoproteine sono presenti nei nostri tessuti, maggiore è il rischio cardiovascolare. Le HDL (il cosiddetto “colesterolo buono”) aumentano praticando attività fisica aerobica regolare.

• Ipertensione arteriosa
  Elevati valori pressori costringono il cuore a compiere un lavoro eccessivo che aumenta il rischio di sovraccarico del muscolo cardiaco, scompenso e formazione e rottura di aneurismi.

• Fumo
  È il fattore che più ha impatto, dopo età e familiarità, sulle malattie cardiovascolari. Il fumo favorisce le malattie cardiovascolari con diversi meccanismi: riduce la quantità di ossigeno che arriva al cuore, aumenta la pressione sanguigna e il battito cardiaco, danneggia la parete interna dei vasi sanguigni, favorisce la vasocostrizione e gli spasmi delle arterie, accresce la probabilità di sviluppare placche ostruttive e trombi nei vasi sanguigni.

Dr.ssa, è possibile non rischiare di soffrire di malattie cardiovascolari?

No, il rischio che ogni persona ha di soffrire di malattie cardiovascolari non è mai nullo ma migliorando i fattori di rischio modificabili, è sicuramente possibile ridurlo.

Come si possono modificare questi fattori?

• Svolgere attività fisica (rafforza il cuore e migliora la circolazione del sangue)

• Seguire una sana alimentazione (ricca di fibre, con un consumo regolare di pesce ed evitando o limitando i grassi saturi e il sodio)

• Controllare il peso

• Smettere di fumare

Consigli:

Il principale consiglio che mi sento di dare è di seguire uno stile di vita sano e in presenza di fattori di rischio significativi effettuare periodici controlli presso lo Specialista Cardiologo di fiducia per avere consigli personalizzati ed individuare precocemente eventuali problematiche cardiovascolari.

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